Fotovoltaico: Domande frequenti


Quali sono le fonti energetiche rinnovabili?
Una fonte energetica è rinnovabile quando il suo sfruttamento avviene in un tempo confrontabile con quello necessario per la sua rigenerazione. La legge 10/91 considera le seguenti fonti energetiche rinnovabili (FER): il sole, il vento, l'energia idraulica, le risorse geotermiche, le maree ed il moto ondoso. Questa definizione va completata includendo le biomasse (p. es. legno), precisando che tali risorse sono da considerarsi rinnovabili solo se gestite in modo appropriato, vale a dire facendo sì che il loro tempo di utilizzo sia compatibile con quello di ripristino. E’ importante considerare come le forme di energia sul nostro pianeta hanno origine dall’irraggiamento solare, ad eccezione dell'energia nucleare, geotermica e delle maree: l’energia idroelettrica, che sfrutta le cadute d’acqua, non esisterebbe senza il ciclo “solare” dell’evaporazione e della pioggia. Senza il sole non ci sarebbe il vento, dovuto al disuniforme riscaldamento delle masse d’aria, e quindi l'energia eolica. L’energia delle biomasse è energia solare immagazzinata chimicamente, attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana.

Perché utilizzare le fonti rinnovabili?
Le FER presentano numerosi vantaggi, di cui i maggiori sono senza dubbio l’assenza di emissioni inquinanti durante il loro utilizzo (fonti “pulite”) e la loro inesauribilità. Tali lati positivi le rendono del tutto preferibili rispetto alle fonti fossili oggi utilizzate, come petrolio, gas naturale e carbone.

Che cosa è un impianto fotovoltaico?
Un impianto fotovoltaico trasforma direttamente l’energia solare in energia elettrica. Esso è composto essenzialmente da:
- moduli o pannelli fotovoltaici;
- inverter, che trasforma la corrente continua generata dai moduli in corrente alternata;
- quadri elettrici e cavi di collegamento.
I moduli sono costituiti da celle in materiale semiconduttore, il più utilizzato dei quali è il silicio cristallino. Essi rappresentano la parte attiva del sistema perché convertono la radiazione solare in energia elettrica. Gli impianti fotovoltaici possono essere connessi alla rete elettrica di distribuzione(grid-connected)o direttamente ad un’utenza isolata(stand-alone)

Quali sono i vantaggi della tecnologia fotovoltaica?
I vantaggi possono riassumersi in:
- assenza di qualsiasi tipo di emissione inquinante;
- risparmio di combustibili fossili;
- affidabilità degli impianti poiché non esistono parti in movimento;
- costi di esercizio e manutenzione ridotti al minimo;
- modularità del sistema (per aumentare la potenza dell’impianto è sufficiente aumentare il numero dei moduli). Occorre tener presente che l’impianto fotovoltaico è caratterizzato da un elevato costo iniziale dovuto (all’elevato costo dei pannelli) e da una produzione discontinua a causa della variabilità della fonte solare.

Che differenza c’è tra un impianto fotovoltaico ed un impianto solare termico?
Entrambe le tipologie d’impianto utilizzano il sole come fonte energetica, catturandone la radiazione attraverso superfici captanti: mentre i moduli fotovoltaici trasformano direttamente la radiazione solare in energia elettrica, i pannelli solari termici utilizzano l’energia termica del sole per riscaldare l’acqua da utilizzare per uso igienico sanitario o per il riscaldamento degli ambienti.

Dove può essere installato un impianto fotovoltaico?
I moduli fotovoltaici possono essere collocati su qualsiasi pertinenza di un immobile (tetto, facciata, terrazzo) o sul terreno. La decisione deve essere presa in base all’esistenza sul sito d’installazione dei seguenti requisiti:
- disponibilità di spazio necessario per installare i moduli;
- corretta esposizione ed inclinazione della superficie dei moduli.
Le condizioni ottimali in l’Italia sono:
- esposizione SUD (accettabile anche SUD-EST, SUD-OVEST, con ridotta perdita di produzione);
- inclinazione dei moduli compresa fra 25°(latitudini più meridionali) e 35°(latitudini più settentrionali);
- assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento.

Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico?
Facendo riferimento soprattutto alle piccole applicazioni e a moduli di silicio cristallino, un valore indicativo di occupazione di superficie è di circa 8-10 mq per kW di potenza nominale installata.
Da cosa dipende la produzione di elettricità di un impianto fotovoltaico?
La produzione elettrica annua di un impianto fotovoltaico dipende da diversi fattori:
- radiazione solare incidente sul sito d’installazione;
- orientamento ed inclinazione della superficie dei moduli;
- assenza/presenza di ombreggiamenti;
- prestazioni tecniche dei componenti dell’impianto.

A titolo semplificativo,prendendo come riferimento un impianto da 1 kW di potenza nominale, con orientamento ed inclinazione ottimali ed assenza di ombreggiamento, non dotato di dispositivo di “inseguimento” del sole, in Italia è possibile stimare le seguenti producibilità annue massime:
- regioni settentrionali 1.100 kWh/anno
- regioni centrali 1.400 kWh/anno
- regioni meridionali 1.600 kWh/anno

E’ opportuno sottolineare che il consumo annuo elettrico medio di una famiglia italiana è pari a circa 3.000 kWh.

Quanto costa un impianto fotovoltaico?
Valori orientativi vanno da 7.000 euro per kW per gli impianti di taglia fino a 10 kW a poco meno di 5.000 euro per kW per impianti di taglia elevata (500 - 1.000 kW).

A quanto ammontano i costi di manutenzione di un impianto fotovoltaico?
Il costo annuo di manutenzione è abbastanza contenuto: normalmente è stimato in circa l’1% del costo d’impianto.

Quanto tempo può durare un impianto fotovoltaico?
Nelle analisi tecniche ed economiche si usa fare riferimento ad una vita utile complessiva di 20-25 anni. In particolare, i moduli, che rappresentano i componenti economicamente più rilevanti, hanno in generale una durata di vita garantita dai produttori fino a 25 anni.
Cosa si intende per potenza nominale dell'impianto fotovoltaico?
La potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) dell'impianto fotovoltaico è la potenza elettrica dell'impianto determinata dalla somma delle singole potenze nominali (o massime, o di picco, o di targa) di ciascun modulo fotovoltaico facente parte del medesimo impianto, misurate alle condizioni standard (temperatura pari a 25 °C e radiazione pari a 1000 W/mq).
L’impianto fotovoltaico funziona anche se e’ nuvoloso?
Sì. L’impianto fotovoltaico funziona al meglio in presenza di irraggiamento solare diretto (cielo sereno, moduli orientati a sud, temperatura di 25 °C ), ma un minimo di energia elettrica e’ prodotta anche in caso di cielo parzialmente nuvoloso.
L’installazione di un impianto fotovoltaico richiede modifiche al mio impianto elettrico esistente?
No, non si deve modificare l'impianto esistente. L’impianto fotovoltaico ha una sua linea autonoma che deve essere collegata al quadro elettrico generale, e due contatori installati dal gestore elettrico: uno in entrata, per registrare i l’energia elettrica prelevata dalla rete nazionale, e uno in uscita, per registrare l'energia elettrica immessa in rete dall'impianto fotovoltaico (oppure un contatore bidirezionale che conteggia sia l’energia elettrica in entrata che quella in uscita).
Che tipo di agevolazioni fiscali esistono per il fotovoltaico?
Il principale incentivo nazionale e’:
CONTO ENERGIA:
A questi incentivi si possono sommare alcune opzioni:
- vendere l'energia prodotta al gestore della rete ad un prezzo fissato o venderla sul mercato libero;
- per impianti di potenza non superiore ai 200 kW connessi alla rete elettrica si può scegliere di applicare lo scambio sul posto (scambio di energia con la rete elettrica) tra l'energia elettrica immessa in rete e quella prelevata dalla rete.
- aliquota IVA al 10%;
- possibilità di integrare il conto energia con incentivi in conto capitale che non superino il 20% del costo dell'investimento.

Cos’e’ il Conto Energia?
Come già in altri paesi Europei, anche in Italia il Governo ha attua il piano di incentivi per favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici, condominiali o industriali. Tale piano attuativo, chiamato Conto Energia, a fronte di alcuni parametri da rispettare, consente di scambiare o vendere alle società elettriche l'energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Grazie al Conto Energia, su un periodo di medio-lunga durata, non solo non si paga per l’energia elettrica consumata ma si riesce a fare dei guadagni. L’impianto fotovoltaico diventa un vero e proprio investimento industriale.

Chi può beneficiare dell'incentivazione?
Possono beneficiare dell'incentivazione:
- le persone fisiche;
- le persone giuridiche;
- i soggetti pubblici;
- i condomini di unità abitativa e/o edifici.
Quindi:
- privati;
- enti (pubblici e/o privati);
- aziende;
- scuole (pubbliche o parificate);
- strutture sanitarie.
Cosa succede dopo 20 anni con il Conto Energia?
Dopo aver usufruito per 20 anni dell’incentivo statale, non si interrompono i benefici derivati da:
- Scambio sul posto dell’elettricità per gli impianti di potenza non superiore a 20 kW che abbiano optato per tale disciplina
- Remunerazione dell’elettricità consegnata alla rete per tutti gli impianti di potenza ad eccezione di quelli fino a 20 kW che abbiano optato per il servizio di scambio sul posto.
Che cosa è lo ”scambio sul posto”?
Attraverso la Delibera n. 28/06 l’Autorita' per l’energia elettrica definisce le “Condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 200 kW, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387”. Ovvero definisce le regole attraverso cui viene regolamentato un contratto di scambio energetico tra il gestore della rete ed il produttore di energia rinnovabile.
In sostanza la delibera definisce che l’energia prodotta attraverso fonte rinnovabile e ceduta al gestore della rete verra' scontata sui consumi del produttore medesimo.
Facendo un esempio, una famiglia che attraverso il suo impianto fotovoltaico cede alla rete 3Kwh non paghera' al gestore 3Kwh assorbiti dalla rete.
Perché la questione energetica e le fonti rinnovabili sono così di attualità?
Affrontare la questione energetica significa partire da quei fenomeni che destano maggiore preoccupazione tra i cittadini: inquinamento atmosferico, caro petrolio ed effetti negativi dei cambiamenti climatici.
Da qui la necessità di una pianificazione energetica di lungo periodo, caratterizzata, da un lato, da una centralizzazione delle misure di regolazione e, nel contempo, da una localizzazione delle misure di intervento.

Cos’è la tecnologia fotovoltaica?
La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare direttamente in energia elettrica l'energia associata alla radiazione solare.Essa sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltaico, basato sulle proprietà di alcuni materiali semiconduttori (il più utilizzato è il silicio, elemento molto diffuso in natura) che, opportunamente trattati, sono in grado di generare elettricità se colpiti da radiazione luminosa. Il dispositivo elementare capace di operare una conversione dell'energia solare si definisce cella fotovoltaica ed è in grado di produrre una potenza di circa 1,5 Watt. Il componente base, commercialmente disponibile, è invece il modulo composto da piùcelle collegate ed incapsulate. Più moduli fotovoltaici, collegati in serie e in parallelo, formano le sezioni di un impianto, la cui potenza può variare da poche centinaia di Watt a milioni di Watt.
La corretta esposizione all’irraggiamento solare dei moduli fotovoltaici rappresenta un fattore chiave al fine di ottenere le prestazioni ottimali dell’impianto in termini di producibilità di energia elettrica. Ad esempio in Italia l’esposizione ottimale è verso Sud con una inclinazione di circa 30-35°gradi. Nella mappa viene mostrata per il territorio italiano la producibilitàdi un impianto fotovoltaico da 1kWp, ottimamente orientato ed inclinato, installato su una struttura fissa (orientativamente passando da Nord al Sud dell’Italia la produzione specifica èvariabile da 1000 a 1400 kWh per ogni kWp installato). Inoltre ogni kWp installato richiede uno spazio netto di circa 8 –10 m2 qualora i moduli siano installati in modo complanare alle superfici di pertinenza degli edifici; occorre invece uno spazio maggiore se l’impianto è installato in più file successive su strutture di supporto inclinate collocate susuperfici piane.
La configurazione dell’impianto prevede l’inserimento a valle dei moduli fotovoltaici di un inverter che trasforma la corrente continua generata dalle celle in corrente alternata direttamente utilizzabile dagli utenti. Infine il sistema è completato da una struttura di sostegno per fissare i moduli alla superficie d’installazione: terreno, tetto, facciata, parete, etc. La struttura può essere fissa o mobile, in grado di seguire il sole lungo il suo percorso giornaliero durante l’intero anno.
Le principali applicazioni dei sistemi fotovoltaici sono:
• impianti con sistema di accumulo per utenze isolate dalla rete;
• impianti per utenze collegate alla rete in bassa tensione;
• centrali di produzione di energia elettrica collegate alla rete in media o alta tensione (Fonte:GSE).